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lunedì 19 gennaio 2015

Un suicidio di trenta poesie


1.
Quanto tempo serve per morire?
C’è chi ci mette un attimo chi una vita intera
Io mi concedo trenta giorni, trenta poesie.
Prima di ritrovarmi con l’oscura seducente
Sperando che non anticipi l’appuntamento
Che da solo ho fissato. Non potendo scegliere
Di vivere, scelgo di morire

2.
Le due, le tre, le quattro
Vedo la notte diventare mattino
Aspetto che il presente diventi passato
Lascio che incubi e realtà si mescolino

3.
Perché scegliere una strada
Che ti porta a un dirupo
Se non per saltare?
Se l’anima ti vuole lasciare,
Abbandonare questo mondo cupo
Lascia che se ne vada

4.
È una strada tetra
Che conduce alla luce.
Ma quando ci arrivi
La luce fa male
E torni all’oscurità
Alla quale sei assuefatto



5.
Questa vita oscura ci fa un gran torto
Venduta come qualcosa di sano
Il concetto che credo non sia stato
Capito dalle masse e dalle folle
Che in piazza si trovano e urlan morte
La morte con noi non gioca alla mora

Dall’altra parte chi fissa una mora
Dice “bel corpo” e non ha certo torto
Ma la bellezza non scappa alla morte
Non importa quanto ti senti sano
Anche se ti può sembrar cosa folle
Così si passa dall’è all’è stato

Poi c’è chi lotta c’è chi accusa lo stato
Chi incolpa la popolazione mora
Vive d’apprezzamento delle folle
Che importa se hanno ragione o torto
Ognuno di loro, persino il più sano
Non fa altro che aspettare la Morte

Non si cura di nessuno la morte
Chi con una partita a scacchi è stato
Capace di rinviare quel sano
Momento che come il succo di mora
È dolce ma aspro, dritto ma Torto
Che il solo pensarci ti rende folle

Più vivo e più la vita sembra folle
Sempre meno mi spaventa la morte
Ogni dì lo stomaco mi si è torto
Lo sforzo di vivere meglio è stato
Schiacciato come quella bella Mora
Il cui succo ti sembra così sano

Tutte le volte che ti credi sano
Tutte le volte che mi credi folle
Ricordati di quella nera mora
Della vita fondata sulla morte
Di questo indeterminabile stato
Al qual non è un problema fare un torto

Forse ho torto forse non sono sano
Ma nel mio stato di povero folle
So che la morte non concede mora





6.
Capisci, assimila e ricorda
Tu che passi la vita nella miseria
Siamo fatti della stessa materia
Di cui è fatta la merda

7.
Finzione e dolore governano
Se le sole due regole sono
Attrazione e repulsione
Una conseguenza di conseguenze
Può far sembrare enorme
Una cosa insignificante

8.
Attendo impaziente l’arrivo
Di colei che ha i tuoi occhi
E i vizi ed il rancore
Ma solo lei non può deludere
Sempre puntuale ai suoi appuntamenti

9.
Stai col culo appoggiato sull’aria
L’equilibrio da un giorno all’altro varia
Non hai idea di dove aggrapparti
Nemmeno se tu avessi otto arti

E di arte ne hai solo mezza
E nessuno la considera
La comunità che ti assidera
Uno sgambetto e a faccia nella pozza

Ti identifichi più col fango
Che con la massa
Ma presto anche tu sarai in una cassa
Non importa di quale legno

10.
Mi dirai che sono malato
Ossessionato dalla fine
Rassicurati, non per tanto
Ti assillerò con le mie noie
Entrerò presto nell’oblio




11.
Luna traditrice smettila di fissarmi!
Tu che mi hai rivelato
Quando più contavo sulla tua complicità
Nascosto nell’ombra osservavo
Le vite degli altri in pace

Ma tu fedele alla tua causa
E cieca alla misericordia
Mi hai dovuto rivelare
Mi hai dovuto tradire
Per quel bene superiore
Che ha già mietuto
Così tante vittime

12.
Quanti tuoi occhi mi perseguitano!

13.
Ti prego, oh mondo, fermati
Non sopporto più il tuo dolore
Non lo distinguo più dal mio

14.
Un bicchiere segue l’altro
Quando sei solo le stesse azioni
Passano agli estremi opposti
Il divertimento deprime
Nella tomba ci andremo soli

15.
Anziano e nodoso si trascina l’elefante
Troppo vecchio oramai presente la morte
Stanco di quella beffarda sorte
Stanco della vita non più tanto interessante
Addio amico elefante

16.
Non trovo il simbolo nascosto
Il significato segreto
Non trovo la faccia celata
Mi sono perso nel labirinto
E non capisco l’illusione diffusa
La speranza cieca
La felicità sciocca
Di chi ha trovato solo l’aria



17.
Ogni rosa che cogli è già morta
Quando l’annusi per il tuo piacere
Macabro

18.
Ogni ora di sonno raddoppia la fatica
Di una vita che mi si trascina addosso
Così pesante nella sua complessa inutilità
Così piena di nulla

19.
Non sbattermi in faccia il tuo Dio
La sua misericordia non la vedo
Sento solo puzza di marcio e bruciato
Sento solo urla di dolore e disperazione
Che il tuo creatore incapace o sadico
Ci ha lasciato a riempirci la testa

20.
Lascia che sia il domani
Ad avere l’ultima parola
Lascia che il passato
Venga abbandonato
Spera che domani
L’oggi ci sia perdonato

21.
È davvero necessario chiedere scusa
Rifiutando un servizio non richiesto?
Abbandonando una causa in cui
Si è stati trascinati contro volontà
Perché mi sento sporco a fare ciò
Che il mondo sembra
Dare per scontato?

22.
La sento che mi segue ovunque
Mi sta con il fiato sul collo
Quando mi sveglio la mattina
Mi segue silenziosa e respira
E mi aspetta

23.
Mille parole vuote e vecchie bugie
Mi perseguitano nel sonno
Non so più scegliere tra i ricordi
Dolorosi di un passato felice
E l’apatia di un presente inutile
24.
Spero che ci sia clemenza
Torturato dai sensi di colpa
Già sento le accuse di egoismo
Riecheggiare tra le tombe

25.
A fatica ricaccio l’aria nei polmoni
Un respiro dopo all’altro
Cercando l’equilibrio tra il dolore
Dell’assenza e della presenza
Di quest’aria malsana dentro di me

26.
Sto affogando nel mare
Delle mie stesse bugie
Quelle parole che uscite
Non più mi appartengono
Mi si ritorcono contro
Non mi lasciano in pace

27.
Ho sognato stanotte
La pace nell’anima
Il mio destino mi attende.
Ti ho sognata stanotte
Mi volevi, e spero sia vero
Perché sto arrivando


28.
E ora che mi avvicino all’ultimo
È ora di ammettere a me stesso
Che se muoio non è di sofferenza di vivere
Non è per un mondo ingiusto e sadico
Se muoio, muoio d’amore
Come tutti gli uomini

29.
Che sia scritta dal mio sangue
La trentesima poesia
La morte sola la può compiere
Delego a lei, che è più poeta di me
La fine.

giovedì 25 dicembre 2014

Natale

Fa freddo la notte di natale
Se oramai hai smesso di lottare
Nulla può più il cuore
Contro al freddo ed al dolore.
Anche a natale la gente muore.

sabato 6 dicembre 2014

Il suo corpo

Il suo corpo che mi riscalda
La sfioro con la mano
Posso contarle le costole
Perché non è altro che uno
Scheletro.
Uno spettro.
Un sogno di
Un ricordo.

lunedì 1 dicembre 2014

Speranza

La speranza che voleva il nostro capo
Mozzato e su un piatto d'argento
Ci ha fatto strisciare e implorare
Ci ha preso per i testicoli
E quando non siamo più stati divertenti
Ci ha lasciato dissanguare
Lentamente

domenica 30 novembre 2014

Fallimenti

Fallisco ogni giorno
Poi peggioro
Una speranza più disperata
Una caduta più dolorosa.

sabato 29 novembre 2014

Bugie

Non era vero
Quello che ci raccontarono
Le favole che ci facevano sognare
Le storie che non ci ricorderemo quando saremo morti.

venerdì 28 novembre 2014

Speranza bastarda

Forse abbiamo perso
E  forse ce lo meritavamo.
È tardi per la speranza
Ma può darsi che chi è caparbio Abbastanza arriva al traguardo.